Alluminio, un materiale chiave per la transizione energetica

La transizione energetica e la lotta contro il riscaldamento climatico stanno avendo e avranno un impatto anche sulle materie prime necessarie per questo passaggio. Con una maggiore domanda di energia rinnovabile, in particolare di energia prodotta dal sole e dal vento, materiali come i metalli e l'alluminio saranno sempre più richiesti e fondamentali per la transizione
Dopo la brusca sterzata verso l’indipendenza energetica dell’Unione Europea nei confronti del petrolio e del gas russo, in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia cominciata il 24 febbraio 2022 si torna a parlare dei materiali che saranno fondamentali per attuare la transizione energetica. Tra questi l'alluminio e altri metalli.
Intanto i prezzi di materiali come i metalli, ma anche le plastiche e il PVC stanno esplodendo e i rincari si ripercuotono su tutti i mercati. Un’analisi di quello che potrebbe accadere a breve e le possibili soluzioni all’orizzonte.
Il ruolo dell’alluminio per la transizione energetica
Tra i materiali che registreranno un aumento della domanda nei prossimi anni ci sono i metalli di base. A dirlo è Wood Mackenzie, gruppo internazionale di ricerca e consulenza nel settore dell'energia, dei prodotti chimici, delle energie rinnovabili, dei metalli e delle miniere. In un recente rapporto, gli analisti della società hanno affermato che mentre i Governi si accingono a impegnarsi per limitare il riscaldamento globale, una crescente dipendenza dall’energia solare aumenterà la domanda di diversi metalli non ferrosi.Tra questi, alluminio, rame e zinco.
Secondo le previsioni di Wood Mackenzie, tra il 2030 e il 2040 l’utilizzo di impianti fotovoltaici crescerà esponenzialmente e registrerà un vero e proprio boom.

Secondo gli esperti di Wood Mackenzie, entro la fine del secolo le temperature saranno aumentate di 2,8-3 gradi Celsius rispetto ai tempi preindustriali.
Se invece l’aumento della temperatura globale fosse mantenuto tra 1,5 e 2 gradi Celsius, tuttavia, significherebbe che la domanda di alluminio per l’energia solare avrebbe raggiunto tra 8,5 milioni di tonnellate e 10 milioni di tonnellate all’anno entro il 2040, affermano gli analisti.
Sempre secondo gli analisti, nello scenario climatico più ottimistico, in cui le fonti di energia rinnovabile sono state adottate più prontamente per limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius, la domanda del settore solare rappresenterebbe il 12,6% del consumo globale di alluminio entro il 2040, rispetto al 3% del 2020.
I metalli per la rivoluzione energetica
All’orizzonte si prospetterebbe quindi un nuovo super-ciclo delle materie prime, secondo Wood Mackenzie, che vedrebbe stavolta non i combustibili fossili come protagonisti, ma i metalli necessari per la transizione energetica pulita, come litio, cobalto, alluminio, nickel e rame.
Con lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la diffusione delle auto elettriche, crescerà la domanda di metalli indispensabili alla realizzazione delle diverse tecnologie verdi, dalle pale eoliche ai pannelli fotovoltaici, passando per le batterie e gli altri componenti di impianti e infrastrutture sostenibili.

Alluminio, un materiale sempre più usato anche in architettura
In architettura e in edilizia le cose non vanno diversamente. Negli anni la tecnologia dei serramenti a taglio termico ha fatto passi da gigante, in aggiunta ai sistemi per facciate ventilate che hanno fornito una soluzione alla richiesta di abbattimento delle spese energetiche degli edifici.
Ma l’alluminio è un materiale dalle straordinarie caratteristiche. Efficienza, resistenza, leggerezza, sono le tre proprietà fondamentali che portano questo materiale a sempre più utilizzato nel settore delle costruzioni e in particolare nella bioedilizia. Il facile adattamento alle esigenze architettoniche di qualsiasi forma, la possibilità di scegliere tra le diverse leghe di cui è composto, sulla base delle necessità e la resistenza agli agenti atmosferici, sono tra le ragioni di questa tendenza. Come è noto poi, l’alluminio richiede manutenzione quasi zero, dura nel tempo ed è un materiale non combustibile, in quanto le sue leghe cominciano a fondere attorno ai 650°C senza rilasciare gas nocivi.

L'alluminio si adegua ad ogni esigenza architettonica e possiede un ottimo livello di sicurezza, sia contro la propagazione degli incendi che in termini di resistenza strutturale e di resistenza all'effrazione. In questo senso i prodotti di Decoral Sicurezza, come serramenti di sicurezza, grate e inferriate, sono certificate per livelli di protezione molto elevati (decorasicurezza.it). Questi serramenti inoltre possono essere verniciati o sublimati attraverso la tecnologia della sublimazione dell’effetto legno sull’acciaio.
In questo articolo abbiamo approfondito i vantaggi dell’alluminio, come materiale d’avanguardia.

L'alluminio anodizzato, usi e vantaggi di questo ottimo materiale lavorato
Tra i trattamenti superficiali dei metalli c'è il processo di ossidazione anodica o ossidazione. Nel Gruppo Decoral l'azienda specializzata in tale processo è Tecno Alluminio, con sede sempre a Verona e attiva dal 1974.
Ma cos'è l'alluminio anodizzato? Quali sono i suoi vantaggi? Vediamoli insieme.
L'alluminio anodizzato è il risultato di una particolare lavorazione superficiale che consente di ottenere un prodotto dalle ottime qualità e dalle elevate prestazioni. Tra queste una straordinaria resistenza alla corrosione, grazie allo strato di ossido che si forma sulla sua superficie nel corso del trattamento. Questa caratteristica lo fa risultare un materiale ottimo da essere impiegato per serramenti e infissi, persiane, verande, cancelli, portoni, ringhiere, corrimani, pensiline e tettoie, ma anche cerchioni per auto e accessori.

L'alluminio anodizzato è la soluzione perfetta anche per chi necessita di un miglioramento estetico del prodotto. Nella fase di lavorazione si possono riprodurre colorazioni, regalando un effetto vellutato degno di nota.
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